servizi pianoforte 360
Specialisti nella vendita di pianoforti
Da oltre 30 anni selezioniamo e importiamo diret...
Posizionamento del pianoforte
Umidità e gli sbalzi di temperatura sono i principali fattori che causano stress e perdita di accordatura allo strumento.
Evitare di posizionarlo adiacente a fonti di calore, ma bensì in un ambiente che sia costante sotto questi aspetti
Accordatura del pianoforte
Per chi suona lo strumento a livello amatoriale, si consiglia l’accordatura una volta all’anno.
Nel caso di un uso intensivo dello strumento da un professionista, ogni 6 mesi.
Mantenere un pianoforte sempre accordato non ha solo una valenza tecnica ma consente al pianista, soprattutto nella fase di studio dei primi anni, di affinare l’orecchio abituandosi ad un suono corretto nel momento dell’esecuzione di un brano, e riconoscere le dissonanze nel momento in cui suonando si commettono degli errori. Un pianoforte scordato durante l’esecuzione porterà sempre il pianista ad una interpretazione e formazione dell’orecchio scorretta indipendentemente da come viene suonato o interpretato il brano.
Questo fattore si accentua maggiormente man mano che il livello pianistico sale e vengono necessarie interpretazioni ed esecuzioni dei brani sempre maggiormente precise.
Regolazione della meccanica e della tastiera
Costituite per la maggior parte da elementi in legno, sono sensibili alle variazioni di stagione e atmosferiche, ed essendo sollecitate possono subire piccole variazioni nel tempo.
Sebbene non con la frequenza dell’accordatura, è consigliato non trascurare periodicamente anche questo aspetto effettuando qualche controllo e se necessario intervenire periodicamente con interventi di correzione.
Una meccanica ben regolata consente al pianista consente un maggiore controllo dinamico, un migliore funzionamento, risposta e durata dello strumento.
Una tastiera ben allineata e un affondo corretto del tasto consentono al pianista di ottenere dallo strumento durante l’esecuzione ogni tipo di sfumatura necessaria all’interpretazione del brano.
Lubrificazione di perni e punte
Nel pianoforte la maggior parte delle leve che creano movimento dipendono dai perni che sono oggetto di fulcro, e punte che sono linee guida nello scorrimento dei tasti, rappresentano i punti di intersezione tra il metallo e le parti in legno.
Il movimento fluido di ogni parte viene agevolato dalla lubrificazione, che in seguito al tempo ed uso dello strumento viene a diminuire.
Se non periodicamente lubrificate possono creare maggiori attriti e più veloce usura delle componenti meccaniche, accorciando di conseguenza la vita o durata dello strumento.
Cura della martelliera
I martelletti, parte importantissima dello strumento, necessitano periodicamente di un controllo.
Percuotendo costantemente le corde possono usurarsi, deformarsi nella loro forma nella parte frontale che incontra il punto di percussione, o decentrarsi rispetto al posizionamento delle corde.
L’intervento di “rasatura”, o anche detto “pettinatura” dei martelletti, consentono il ripristino della forma e della battuta corda martello sul corda per una corretta complanarità.
Esiste inoltre un secondo tipo di intervento e si chiama “intonazione”.
Essendo il martelletto composto da fibra di lana, l’azione costante di percussione porta ad un compattamento della fibra, che causa perdita di elasticità e indurimento, andando a compromettere la qualità del suono inizialmente definito e morbido con quello metallico e fastidioso. L’intervento di intonazione o detto anche punzonatura consente di ripristinare il giusto rapporto di morbidezza, compattezza ed elasticità, donando nuovamente al pianoforte uno strumento morbido, limpido, e definito, con conseguente risposta delle dinamiche di risposta.



